Pizza Napoletana Verace: Storia, Regole e Curiosità

Pizza napoletana verace

Io sono Zampo, pizzaiolo di Zampo Quasi Napoletana a Mede.

Trovi il video completo dove parlo di questo argomento al canale YT di Zampo Quasi Napoletana.

Premessa (doverosa)

No, non sono napoletano.
E no, non faccio una pizza napoletana.

Questo articolo non parla di me, né della mia pizza (che come dico sempre, è semplicemente “la mia”), ma della tradizione: quella della Verace Pizza Napoletana.

E oggi andiamo sul tecnico.

Le caratteristiche della vera pizza napoletana

Partiamo dalle basi. Secondo il disciplinare ufficiale, la pizza napoletana è:

  • Rotonda, con diametro variabile

  • Con un cornicione ben sviluppato e parte centrale coperta dai condimenti

  • La parte centrale deve avere uno spessore di circa 0,25 cm 

  • Il cornicione deve essere alto 1-2 cm, regolare, ben alveolato, senza bruciature, dal colore dorato

  • Deve essere morbida, fragrante, facilmente piegabile “a libretto”

  • Dal sapore caratteristico del pane ben cotto e ben lievitato

Farina e impasto

  • Si utilizza farina tipo 00 o 0, con possibile aggiunta di tipo 1 in piccole percentuali

  • L’idratazione varia tra il 55% e il 62%

  • La cottura avviene tradizionalmente in forno a legna, ma il disciplinare oggi consente in certi casi anche l’uso di forni elettrici o a gas

Una vera pizza napoletana va consumata appena sfornata. Niente congelamento, niente sottovuoto.
Meglio ancora se:

  • entro 10 minuti nel locale

  • entro 20 minuti se da asporto

E sì, questa regola dovrebbe valere per tutte le pizze, sempre.

Pizza napoletana verace

E la pizza fritta?

Anche questa è regolamentata. La pizza fritta napoletana ha la forma di un calzone, fritto in olio di semi (una volta si usava anche l’olio d’oliva) a una temperatura di circa 175°C.

Pizza napoletana fritta

Le origini della pizza napoletana

Ti sei mai chiesto quando nasce la pizza napoletana?

  • 1600: nasce la prima vera pizza, la mastunicola, con impasto cotto al forno e condita con strutto (poi sostituito dall’olio), basilico e cacio

  • Il pomodoro si aggiunge dopo la scoperta delle Americhe (sì, il pomodoro arriva dal Perù!)

  • 1700: entrano in scena il fior di latte agerolese e la mozzarella di bufala

  • 1889: nasce la celebre pizza Margherita, dedicata alla Regina Margherita in visita a Napoli

Pizze tradizionali: poche, semplici e leggendarie

Le pizze tradizionali riconosciute sono pochissime:

  • Margherita
  • Marinara
  • Quattro stagioni
  • Capricciosa
  • Calzone ripieno
  • Pizza fritta

 

pizza napoletana capricciosa

Evoluzione: dove si è spinta ?

Oggi la pizza napoletana non è più solo Margherita e Marinara. Anche se pizzerie storiche come
Da Michele mantengono questa semplicità, nella maggior parte dei locali si è evoluto tutto:

  • I condimenti: più ricercati, più creativi

  • Le farine: diverse tipologie, più digeribili

  • L’idratazione dell’impasto: più alta, più elastica

  • I forni: tecnologicamente avanzati

pizza contemporanea

Preferisci la pizza contemporanea o sei un amante della napoletana verace?

Come avrai capito, le pizze sono tante, tutte con una propria identità, nate da tempi, regioni e tecniche diverse.
E questo è solo l’inizio: nel prossimo articolo ti porterò in viaggio tra gli stili di pizza italiani e internazionali.

Se vuoi saperne di più su Zampo Quasi napoletana clicca qui.

 

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Tutto quello che è stato scritto in questo articolo fa riferimento unicamente al disciplinare della Verace Pizza Napoletana. Tutti i diritti sull’argomento sono riservati all’Associazione Verace Pizza Napoletana

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